Failed Back Surgery Syndrome

patologie

Dolore alla schiena dopo un intervento chirurgico, nonostante questo sia tecnicamente riuscito? Perché?

Si tratta della Failed Back Surgery Sindrome, (FBSS, sindrome da fallimento di chirurgia vertebrale), che si presenta dopo un intervento di chirurgia vertebrale e si caratterizza per la persistenza e/o ricorrenza del dolore originario oppure per l’insorgenza di nuovo dolore. Il termine è usato per definire il risultato insoddisfacente di un paziente sottoposto a chirurgia spinale, indipendentemente dalla tipologia e area di intervento. Secondo i dati, una percentuale di pazienti operati che va dal 20 al 40% può esserne affetto, come conseguenza di un decorso post operatorio sfavorevole.

Le cause di solito possono essere diverse: sono da ricercare nel tessuto cicatriziale generato dall’intervento stesso, nello sviluppo di aderenze e nel successivo danno da trazione ai nervi. Oppure possono ritrovare in problematiche già presenti nel paziente, prima dell’approccio chirurgico, ad esempio un’instabilità spinale, o nella fase post-intervento, legate ad esempio a infezioni o alterazioni biomeccaniche.

I sintomi

Molto spesso il paziente percepisce di non aver ottenuto nessun beneficio dall’intervento chirurgico, a volte sente lo stesso dolore che aveva in precedenza, a volte invece un fastidio con caratteristiche differenti, come ad esempio la maggiore irradiazione lungo la gamba o l’aumento della rigidità della schiena.
Il dolore si può presentare immediatamente dopo l’intervento o a distanza di qualche mese, colpendo il distretto lombare e gli arti inferiori, con sintomi anche amplificati rispetto al preoperatorio.
Associata al dolore si manifesta spesso una sindrome depressiva importante reattiva legata appunto al fallimento chirurgico. I sintomi di una persona con FBSS vanno quindi dal dolore al rachide, che può irradiarsi ad uno o più arti, a disturbi che coinvolgono l’umore, il sonno, l’appetito, fino al rallentamento psicomotorio.

Se il dolore ricompare dopo anni dall’intervento non si può parlare di FBSS, ma di nuove condizioni patologiche che possono colpire un rachide operato, strutturalmente sempre più debole ed esposto a noxe patogene rispetto ad un rachide non operato.

I trattamenti

Di solito questa condizione si risolve, preferibilmente, con un trattamento conservativo (terapie fisiche e farmacologiche), senza quindi ricorrere a un nuovo intervento chirurgico, ma sarà lo specialista a valutare caso per caso come procedere.
In particolare, la terapia farmacologica spesso si associa a trattamenti antalgici mini invasivi ed elettrostimolazione midollare (SCS).

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