Faq

Ambrogio Lombardini

La maggior parte delle condizioni che riguardano la colonna vertebrale e che prevedono un trattamento chirurgico possono essere trattate tramite tecniche mini invasive. Ovviamente concorderemo il trattamento insieme, sarà mia premura spiegare esattamente ciò che andremo a fare e in che modalità e quali saranno i pro e i contro di ogni strategia.

La risposta definitiva dipende dal tipo di intervento a cui viene sottoposto il paziente. In linea generale i ricoveri possono essere: Day-hospital (ricovero in mattina e dimissione nel pomeriggio), di una notte (per le procedure più semplici) e di 3 o 4 notti per le procedure più complesse. Le notti di ricovero servono per assicurarci che il paziente, una volta tornato a casa, non abbia problematiche di dolore non controllato o di scarsa autonomia.

Dipende dalla procedura: alcuni tipi di interventi durano poco più di mezz’ora, altri un paio d’ore. Gli interventi più complessi (che risultano essere la minoranza) possono richiedere anche più di tre ore.

Il dolore causato dalla problematica preoperatoria nella maggior parte dei casi si risolve direttamente dopo l’intervento o comunque gradualmente poco dopo l’intervento.
Nei primi giorni dopo l’intervento, quindi, la problematica principale è legata al dolore della ferita chirurgica che diminuisce gradualmente nell’arco della prima settimana. Una volta guarita la ferita, la maggior parte del dolore post operatorio sarà risolto.
Mentre alcuni interventi prevedono un recupero più veloce (10/15 giorni), altri richiedono circa 30/45 giorni per il ritorno all’attività lavorativa.

Il recupero nella maggior parte dei casi non richiede fisioterapia (salvo per le situazioni più compromesse). La ripresa delle normali attività quotidiane avviene gradualmente durante la convalescenza, di solito sono sufficienti circa 30/45 giorni per tornare a una vita normale. Ovviamente discuteremo insieme i tempi necessari caso per caso.

Durante il ricovero, dopo l’intervento, le verranno somministrati dei farmaci per il controllo del dolore con dei protocolli personalizzati in base al tipo di paziente e all’operazione effettuata. Quando verrà dimesso/a avrà una sua terapia (sempre personalizzata) con farmaci acquistabili in farmacia, che possano aiutarla se dovesse avere dolore durante i primi giorni a casa.

La fisioterapia dopo l’intervento è riservata ai pazienti più compromessi o a casi particolari. Nella maggior parte dei casi, il paziente recupera in autonomia man mano che riprende le normali attività quotidiane durante la convalescenza.

Premettendo che i miei pazienti dopo l’intervento hanno sempre modo di contattarmi direttamente per qualunque problematica legata all’intervento, di solito prevedo un controllo facoltativo a 10/15 giorni dalla data dell’operazione per verificare la guarigione della ferita e, se presenti, procedere alla rimozione dei punti di sutura (si può fare anche dal proprio medico curante). Il secondo controllo è tendenzialmente a 45 giorni circa dall’intervento, di solito con degli accertamenti, in modo da verificare che il recupero sia in linea con i tempi previsti e che non ci siano altre problematiche. Il controllo successivo avviene dopo circa 4 mesi per verificare che non siano insorti problemi particolari. I controlli successivi li decideremo insieme in base a come sta andando il recupero. Ovviamente ogni caso è a sé, alcuni pazienti necessitano di un controllo più ravvicinato, concorderemo volta per volta e caso per caso gli step successivi nello specifico.

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